Il ritorno della Parsons Dance Company a Parma: lo spettacolo al Teatro Regio

I ballerini di David Parsons infiammano il teatro con uno spettacolo coinvolgente e due esibizioni inedite mozzafiato

Foto dal profilo Instagram @Parsonsdance

La compagnia statunitense, celebre per riuscire a mixare vari stili di danza in un unico show versatile e avvincente, è ritornata a calcare il palco del Teatro Regio di Parma lo scorso 4 novembre. Un ritorno particolarmente atteso che dà il via all’edizione 2022-2023 di ParmaDanza, la rassegna dedicata alle più celebri compagnie di danza italiane e internazionali. L’evento è stato realizzato in collaborazione con Caos Organizzazione Spettacoli e Arci Parma.

La crew è stata fondata nel 1985 dal coreografo e direttore artistico David Parsons e vanta esibizioni in 30 Paesi in tutti e cinque i continenti, per un totale di 235 teatri internazionali tra cui la Maison de la Danse di Lione, il Teatro La Fenice di Venezia e il Theatro Municipal di Rio de Janeiro.

Tra i principali artisti emergono i nomi di Zoey Anderson, Croix Diienno, Rachel Harris, Megan Leigh Garcia, Téa Pérez, Christian Paris Blue, Nick Fearon, Luke Romanzi, Erin Hollamon i quali, attraverso la loro interpretazione/performances, hanno incantato l’intera platea.

Lo spettacolo portato in scena coniuga coreografie iconiche del proprio repertorio con due pezzi del tutto nuovi: oltre alle coreografie Shining Star, The Evelope e Caught già conosciute e apprezzate dal pubblico italiano, vengono proposte in versione inedita – a livello mondiale – The Road e Balance of Power. La prima è stata ideata lo scorso anno sulla base delle composizioni di Yusuf/Cat Stevens, mentre la seconda, nel 2000, sul lavoro del compositore e percussionista pugliese Giancarlo De Trizio.

Diviso in cinque esibizioni, due di queste sono assoli: Balance of Power unisce diversi generi musicali tra cui moderno, afro e latino, in un’esplosione di energia, forza e controllo del corpo; il secondo, Caught, realizzato nel 1982, si presenta particolarmente d’impatto grazie al maestoso lavoro del lighting designer Howell Binkley (vincitore di un Tony Award per lo spettacolo di Broadway Hamilton). A renderlo particolarmente coinvolgente è stata la scelta di alternare flash di luce a momenti di buio in modo ritmico, puntati sulla protagonista Zoey Anderson che, con la sua tecnica e professionalità spiccate, ha effettuato una serie di salti tutti diversi creando l’illusione di essere sempre sospesa in aria. A enfatizzare ulteriormente la coreografia il suo completo bianco in contrasto con la sceneggiatura interamente nera: questa contrapposizione di colori ha permesso di disegnare nella mente degli spettatori l’immagine di un angelo in volo.

Alle altre tre performances, invece, prende parte l’intero corpo di ballo in una fusione di musiche che spaziano dallo stile classico al jazz, passando per il contemporaneo e l’hip hop, attraverso repentini cambi d’abito, luci e passi di danza, riuscendo a dare vita a uno show travolgente in grado di coinvolgere grandi e piccoli.

Le interpretazioni dei singoli artisti, tanto nei pezzi solisti quanto in quelli di gruppo, riescono a far leggere nel modo più trasparente possibile la loro voglia, determinazione, passione e preparazione. I tecnicismi e le potenzialità dei performer sono da sempre in grado di sbalordire l’intero pubblico che spesso e volentieri non riesce a trattenersi da applausi e gesti di approvazione nei confronti di esibizioni maestrali e assolutamente impeccabili dal punto di vista dell’esecuzione.

Oltre a unire diversi generi musicali e stili di danza, la Parsons Dance Company è in grado di coinvolgere e farsi ammirare a 360° anche da un pubblico non professionista o prettamente interessato al tema: ecco perché i loro spettacoli riescono a essere seguiti e apprezzati da qualsiasi tipologia di target.

Foto dal profilo Instagram @Parsonsdance

Non solo danza: l’impegno nel sociale

“Le arti sono un potente strumento per l’espressione di sé e la comunicazione. Il mio obiettivo è quello di fornire opportunità per più persone per vivere le meraviglie della danza”. Così David Parsons spiega che oltre a interessarsi unicamente alla disciplina della danza, è impegnato anche in campo sociale, sostenendo l’iniziativa Autism Friendly Programs.

Dal 2016 vengono organizzati laboratori sensoriali e workshop dedicati a persone affette da disturbi dello spettro autistico, in collaborazione con Dance Education Laboratory e guidati dalla psicologa, danzaterapeuta ed educatrice Diane Duggan. Il percorso è finalizzato alla realizzazione di spettacoli appositamente progettati, al fine di facilitare l’inclusione e la comunicazione tra i vari membri.

Foto di Programmi sensoriali amichevoli — Parsons Dance

Serate d’eccezione quelle dall’8 e al 13 novembre presso il Teatro Olimpico di Roma in cui si esibirà il volto noto di Elena D’Amario, membro della crew per ben dieci anni. Per la professionista del talent Amici di Maria de Filippi è stato ideato un pas-de-deux appositamente per lei, intitolato Finding Center.

La compagnia continua il suo tour in Italia con le date di Milano (dal 24 al 27 novembre), Genova (29 novembre), Torino (30 novembre), Padova (4 dicembre), Bologna (7 dicembre) e Bergamo (10 dicembre).

foto dal profilo Instagram @Parsonsdance


di Alessia Figliuolo e Maria Cristina Chierico

Scrivi un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*